Futuro Rifiuti Zero nasce dall'ingresso del Comune di Ventotene nella società Formia Rifiuti Zero per replicare l'esperienza nata nel Comune di Formia ad altri territori del sud pontino al fine di perseguire la sostenibilità ambientale attraverso servizi sempre più innovativi.

Perchè Futuro Rifiuti Zero

Nella mia professione di esperto della gestione dei rifiuti da sempre sono abituato a pensare al futuro. Mi ricordo che venti anni fa era difficile immaginare che la raccolta differenziata potesse estendersi in tutta Italia. Allora progettavo le prime esperienze italiane a Trento, in alcuni quartieri di Roma e in alcuni paesi della provincia di Torino. C’era molto scetticismo.
Dopo tante esperienze in grandi città, Torino, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria e in grandi aziende nel Centro Italia, come Iren Emilia, cinque anni fa mi sono appassionato a un’idea visionaria: costituire nel Comune di Formia un’azienda pubblica da zero, dopo il fallimento della precedente esperienza privata, che portasse sin dal suo nome la missione Rifiuti Zero.
È nata così Formia Rifiuti Zero e in cinque anni è diventata un modello per tutti i comuni che desiderano passare da una gestione privata a una gestione pubblica dei rifiuti. Un’azienda in Comune per un bene comune.
Sono stati molti i momenti cruciali di questa straordinaria avventura. Dalla prima sede, con una targa scritta a mano, i mezzi a noleggio e gli operatori prestati dalla vecchia azienda, fino a una struttura dedicata, con mezzi di proprietà, assunzioni e massima attenzione per la sicurezza dei lavoratori.
Grazie all’impegno dei lavoratori e degli abitanti di Formia abbiamo raggiunto il 70% della raccolta differenziata e ci siamo avvicinati a quella visione di Rifiuti Zero. Così quando la sindaca di Formia Paola Villa e il sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro hanno siglato l’accordo per costituire una nuova società pubblica ho pensato che dovesse rimanere la sigla FRZ per fare un richiamo a Formia e per lanciare una nuova sfida: Futuro Rifiuti Zero.

